Cosa si intende per osteopatia in ambito pediatrico?

L’osteopatia è un tipo di terapia manuale complementare, non invasiva che pone enfasi sul concetto di salute e che si basa sul concetto di integrità strutturale e funzionale del corpo. L’osteopatia si pone come obiettivo la facilitazione della tendenza intrinseca dell’organismo all’autoregolazione ed all’autocorrezione.

L’osteopatia pediatrica e neonatale è una branca dell’osteopatia che si occupa di trattare i bambini sin dai loro primi giorni di vita, ed è il caso più evidente di medicina preventiva: permette di intercettare contratture e rigidità articolari che con il tempo potrebbero sfociare in vere e proprie problematiche, più o meno gravi. Infatti, permette di prevenire o risolvere disturbi quali coliche gassose e reflusso gastroesofageo del neonato, plagiocefalia posizionale e torcicollo miogeno, piede torto congenito e accompagnare i bambini nel loro miglior sviluppo motorio e posturale mese dopo mese, anno dopo anno. Come per tutte le cose, questo tipo di prevenzione è molto più efficace nel bambino, che nell’adulto. Infatti, il suo sistema è così plastico e recettivo da reagire efficacemente (e in tempi ridottissimi) alle manipolazioni osteopatiche.

Ciò permette di identificare i possibili disturbi e di risolverli velocemente

L’approccio osteopatico in ambito pediatrico ha dunque il fine di individuare, trattare e quindi riarmonizzare, tramite tecniche delicate, non dolorose e non invasive (che agiscono sul sistema muscolo-scheletrico, viscerale e cranio-sacrale) , quelle disfunzioni generalmente correlate a tensioni, meccaniche e non, acquisite prima della nascita, durante il parto o in fase neonatale .

I neonati e i bimbi, in modo ancor più dinamico degli adulti, sono dotati di una naturale tendenza verso la miglior funzionalità possibile dell’organismo.
Tutti i tessuti sono dotati di una memoria: ogni evento traumatico lascia, in una certa misura, una traccia nel tessuto.

La valutazione osteopatica del soggetto in età pediatrica, basandosi su questi due assunti fondamentali, si pone l’obiettivo di osservare ed indagare eventuali memorie presenti nel bambino; obiettivo del trattamento sarà poi far sì che esse non diventino stabili e causino disfunzioni tali da influenzare le successive fasi di crescita e sviluppo del bimbo.

Il trattamento osteopatico nel bambino può essere utilmente affiancato ai tradizionali sistemi di cura in caso di ritardi o difficoltà nel raggiungimento delle normali tappe motorie (stazione seduta, deambulazione), in caso di disallineamenti posturali o atteggiamenti scoliotici.
Ci sono poi indicazioni alla Osteopatia anche in campo odontoiatrico: problemi gnatologici e ortodontici come, ad esempio, malocclusioni dentarie correlate a disordini craniomandibolari e posturali.
Anche alterazioni visive e della motilità oculare possono giovarsi di un trattamento osteopatico.

Quando porterete il vostro bambino dall’osteopata per la prima volta, prima della visita, egli vi farà un quadro completo della situazione. Solitamente vi verrà chiesto di togliere alcuni degli indumenti del bambino/a, in modo da potere eseguire una serie di movimenti semplici. L’osteopata applicherà poi un senso altamente sviluppato del tocco, la palpazione, per identificare i punti deboli o di eccessiva tensione lungo tutto il corpo.

All’osteopata potrebbero servire ulteriori informazioni, tipo delle radiografie oppure degli esami del sangue. Questo permetterà una diagnosi più completa ed il trattamento più adatto per il vostro bambino. L’osteopatia si concentra sul paziente, e questo significa che il trattamento è mirato a vostro figlio come individuo.

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